giovedì

Sulla memoria: rancori polacco-tedeschi

Polonia. Rancori del passato

"Cavallo di Troia tedesco” è il titolo del settimanale Wprost (21 settembre 2003) . Si riferisce alla polemica sul Centro contro l’espulsione che le associazioni dei tedeschi cacciati dall’ex Germania orientale (oggi territorio polacco) all’arrivo dell’Armata rossa vogliono far costruire a Berlino. La copertina di Wprost ha fatto discutere in Polonia: vi si vede il presidente dell’associazione degli espulsi, Erika Steinbach, con una svastica, sulle spalle del cancelliere tedesco Gerhard Schröder. Tuttavia Berlino si è già detta contraria al progetto. Ma poiché, secondo Wprost, il vaso di Pandora delle rivendicazioni è stato aperto e gli espulsi chiedono oggi un risarcimento per i loro beni abbandonati nell’est, il settimanale reagisce: “I tedeschi devono ai polacchi un miliardo di dollari per la seconda guerra mondiale”, cioè più della metà dell’intero prodotto interno lordo tedesco. E cita la lunga lista delle perdite polacche: “Più di sei milioni di persone uccise (compresi tutti gli ebrei), il 39 per cento dei medici, il 30 per cento degli scienziati, il 28 per cento del clero, il 26 per cento dei giuristi; 2,8 milioni di polacchi ai lavori forzati in Germania; 600mila invalidi; 3,6 milioni di vedove e di orfani; Varsavia distrutta all’80 per cento…”.

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